
Petto d’anatra con salsa di ribes rossi
La nostra proposta natalizia di oggi è una ricetta che prevede l’uso del petto d’anatra accompagnato da una salsa leggermente asprigna che crea un gradevole contrasto di sapori. La preparazione è facile e richiede meno di un’ora cottura compresa. L’unico ingrediente a volte difficile da trovare è la Crème de Cassis, un liquore al ribes, se non lo trovate, lo potete tranquillamente sostituire con del brandy.
1.5 Kg. di petti d’anatra con la pelle
400 g. di ribes rossi
1 cucchiaio di confettura di ribes
2 cucchiai di Crème de Cassis
1 cucchiaino di farina
1 bicchiere di vino rosso
1 rametto di alloro
2 spicchi d’aglio
16 alchechengi o Physalis (facoltativi, sono per la decorazione)
burro
olio d’oliva
sale e pepe
Preparazione:
Controllate che non siano rimaste piume sui petti, eventualmente toglietele con le pinzette; lavateli bene e asciugateli con carta da cucina, metteteli su un tagliere con la parte della pelle rivolta verso il basso e praticate sulla polpa qualche taglietto superficiale. Sbucciate gli spicchi d’aglio e tagliateli a metà, strofinateli sui tagli appena praticati sui petti.
Lavate i ribes e asciugateli, sgranatene metà e frullateli; passate il frullato attraverso un colino.
Sciogliete due noci di burro in una padella insieme a 3 cucchiai d’olio, rosolatevi pochi secondi gli spicchi d’aglio e toglieteli. Salate e pepate i petti d’anatra su entrambi i lati e cuoceteli a fuoco medio nella padella coperta 10 minuti aggiungendo due foglie d’alloro e iniziando dal lato con la pelle e girandoli a metà cottura; aggiungete il vino e proseguite a cuocere altri 10 minuti a fuoco basso. Toglieteli dalla padella e avvolgeteli nell’alluminio
Filtrate il fondo di cottura e unitelo al frullato di ribes, versatevi la Crème de Cassis; rimettete sul fuoco e fate sobbollire per 2 minuti, aggiungete la confettura. Unite una noce di burro e la farina e mescolate per un minuto, salate e pepate.
Tagliate i petti a fette e serviteli con la salsa e decorate con i grappoli di ribes interi e gli alchechengi.
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